La fitoterapia

La fitoterapia è una disciplina medica che impiega, con finalità preventive o curative, derivati di piante medicinali (officinali). Ciò in relazione alle proprietà farmacologiche esercitate da alcune molecole (appartenenti a diverse specie chimiche) presenti nella pianta originaria. Pertanto i postulati scientifici su cui si basa la fitoterapia non appartengono a quelle che vengono definite “medicine alternative” (es. omeopatia, agopuntura, medicina tradizionale cinese, ecc.), in quanto trattasi di farmacologia vegetale e pertanto di disciplina di tipo allopatico e basata su evidenze scientifiche e cliniche.

Una categoria alla quale può correttamente essere associata la fitoterapia è quella delle Medicine non Convenzionali, tale definizione è stata assegnata nell’ambito della politica sanitaria italiana a tutte le medicine di tipo complementare, non ancora inserite in insegnamenti universitari della facoltà di medicina, ma con assoluta dignità di disciplina medico – scientifica.

Modalità di Azione delle Piante Officinali

Le attività esercitate dall’insieme dei principi farmacologici presenti nei vari organi e tessuti delle piante officinali possono essere di tipo bioregolatorio e/o bioantagonista e si attuano mediante interazioni con specifici recettori bersaglio verso i quali si esercita anche l’azione dei farmaci di derivazione sintetica.
Alcuni esempi:

  • Genisteina e daidzeina (isoflavoni) → recettore del 17β-estradiolo (attività farmacologica – AF -: compensazione della sindrome climaterica);
  • β–sitosterolo (fitosteroli) → α-recettore prostatico (AF: inibizione della 5-α-reduttasi, responsabile della conversione del testosterone a diidro-testosterone nella genesi dell’IPB);
  • β– Escina (saponine triterpeniche) → recettore α-adrenergico della parete venosa (AF: controllo del tono venoso);
  • Sennosidi (eterosidi antrachinonici) → recettori superiori dell’enterocita (AF: azione lassativa di tipo irritativo);

Le piante medicinali agiscono in quanto contengono molecole naturali farmacologicamente attive !!
Pertanto, non va trascurato che un uso improprio di tali rimedi non è esente da reazioni avverse, tossicologiche e perfino letali (es. stricnina, efedrina, !!!).
La peculiarità dell’impiego del derivato totale della pianta (FITOCOMPLESSO) risiede nell’attività più dolce (ridotta tossicologia da farmacoterapia) osservata in tale tipo di trattamento, piuttosto che nell’impiego di un solo principio chimico purificato e concentrato. Ciò sembra dipendere dall’azione combinata delle diverse specie chimiche presenti all’interno del derivato vegetale anche in concentrazioni modestissime, molte delle quali dotate di funzione modulatoria (es, frazione cellulosica).

Per ultimo, ricordiamo che i derivati vegetali di alcune piante officinali possono essere impiegati negli integratori alimentari, in tal caso con funzione di miglioramento dello stato di salute e benessere dell’individuo. Bisogna sempre ricordare che la fitoterapia non è alternativa o sostitutiva della farmacoterapia ma sempre complementare ad essa e và associata ad un corretto stile di vita e ad una dieta equilibrata, per migliorare la salute e la qualità della vita di noi tutti.

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