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I benefici del Miele

Miele: tradizione ed evidenze scientifiche

Il miele è un alimento prodotto dalle api e, in misura minore da altri imenotteri, a partire da nettare e melata. Il nettare è una soluzione zuccherina prodotta dai fiori per attirare le api (che poi si occuperanno dell’impollinazione) e la melata sono gli escrementi zuccherini rilasciati da alcuni insetti, i due componenti vengono lasciati maturare nei favi.

La prima bevanda alcolica prodotta in Europa si ottenne a partire dalla fermentazione del miele e, si ottenne così l’idromele.

le api visitano migliaia di specie vegetali dando così origine a molti tipi di miele il cui nome deriva dalla specie vegetale da cui viene estratta la linfa zuccherina.

Per questo possono essere monofloreali, e in genere più pregiati e dal sapore più deciso, oppure plurifloreali dando origine al miele millefiori. Ogni tipologia di miele ha caratteristiche organolettiche specifiche come ad esempio l’aroma delicato dell’acacia o il sapore pungente dell’eucalipto.

Le proprietà farmacologiche del miele derivano non solo dalle proprietà intrinseche di esso ma anche da quelle derivanti dalla specie vegetale coinvolta.

Infatti si ha che il miele di acacia è disintossicante e antiinfiammatorio delle vie respiratorie, quello di tiglio ha proprietà sedative, quello di eucalipto è espettorante, quello di erica è diuretico e infine quello di agrumi è antispasmodico e calmante.

Proprietà salutistiche del miele

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Il miele è un ottimo alimento, sia dal punto di vista energetico che chimico, infatti è composto da due zuccheri semplici dal rapido assorbimento quali il glucosio e il fruttosio e una bassa percentuale di saccarosio.

Oltre agli zuccheri contiene anche acidi organici, vitamine, minerali e oligoelementi, enzimi e polline, un pool di sostanze ad azione positiva sull’organismo umano.

Il miele è stato considerato nei secoli un rimedio per la cura e la prevenzione dei piccoli disturbi di salute, quando ancora i medicinali non esistevano.

Le proprietà attribuite al miele sono molteplici:

  • sedativo della tosse
  • proprietà antibiotiche
  • proprietà antiinfiammatorie
  • antiossidante
  • curativo per l’acne

L’uso tradizionale del miele ha trovato supporto negli ultimi anni nella letteratura scientifica con la pubblicazione di numerosi studi condotti sia in vivo che in vitro.

Il miele può essere considerato un vero e proprio sostituto degli sciroppi nella dose di un cucchiaio prima di andare a coricarsi.

Questo è stato confermato da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori guidati da Herman Avner Cohen, medico ricercatore dell’Ospedale Pediatrico di Tel Aviv.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics nel 2012 e ha confermato le tradizionali proprietà antitussive attribuite al miele.

Allo studio hanno partecipato 300 bambini dagli 1 ai 5 anni e sono sttai divisi in 4 gruppi differenti a ciascuno dei quali è stato somministrato un trattamento diverso. Nel gruppo che ha assunto un cucchiaio di miele sono stati riscontrati, diversamente dagli altri gruppi, miglioramenti sensibili nei colpi di tosse che gradatamente si sono attenuati.

Gran parte della ricerca di laboratorio di oggi ha indagato sulle proprietà antibatteriche del miele e studi clinici hanno dimostrato che è un agente efficace ad ampio spettro. Sia per uso interno che esterno (ustioni, ferite, foruncoli, infezioni, piede diabetico ecc.) la sua azione antibatterica si esplica grazie alla sua acidità, all’alto contenuto di perossido di idrogeno e antiossidanti e composti non ancora del tutto identificati. Una volta ingerito, il miele induce diminuzione dei livelli di prostaglandine, aumento del livello plasmatico di ossido nitrico, e svolge effetto probiotico. Questi fattori svolgono un ruolo fondamentale nel controllare l’infiammazione e promuove i processi di guarigione.

A conferma, uno studio del tutto italiano condotto dal Dipartimento di Ingegneria chimica dell’Università “La Sapienza” di Roma ha indagato sulle proprietà antibatteriche del miele italiano.

Ne è risultato che i mieli di timo ed eucalipto non soltanto agiscono come battericidi, ma anche come inibitori del sistema di comunicazione batterico noto come “quorum sensing”. Tale sistema, basato sulla produzione e il rilevamento di molecole segnale da parte di microrganismi, svolge un ruolo essenziale nello sviluppo di infezioni acute o croniche difficili da debellare nonchè mella formazione di biofilm batterici su cateteri, valvole cardiache e dispositivi medici di vario tipo.

I ricercatori hanno inoltre osservato che miscelando mieli di diversa origine botanica e/o provenienza è possibile potenziarne l’attività e ottenere preparati a duplice azione, battericida e anti “quorum sensing”.