Fluirex ® Bustine
Integratore alimentare con Propoli, Pappa Reale ed estratti vegetali di Grindelia*, Malva* e Timo*
Propoli e Pappa Reale: un contributo alle infezioni delle vie aeree superiori
Due tra i rimedi tradizionali più conosciuti (insieme al miele, ne avevamo parlato qui, ve lo ricordate?), hanno solide basi scientifiche. Analizziamoli in dettaglio.
Partiamo dall’inizio:
Le infezioni dell’alto tratto respiratorio (URI – Upper respiratory tract infection) sono genericamente descritte come patologie di tipo infettivo a carico di naso, seni paranasali, faringe, laringe, trachea e bronchi; il conseguente stato infiammatorio delle mucose degli organi coinvolti è in buona parte responsabile della sintomatologia associata: ostruzione nasale, rinorrea, starnuti, mal di gola, tosse, etc.
Le infezioni delle prime vie aeree sono estremamente diffuse nella popolazione generale, hanno carattere spesso recidivante e alcuni soggetti possono manifestare anche più di 2 o 3 episodi infettivi per anno, soprattutto nella stagione fredda (settembre-marzo).
Sono sostenute da vari agenti eziologici quali virus (rhinovirus, virus influenzali A/B/C, virus parainfluenzali, virus respiratorio sinciziale, coronavirus e adenovirus), batteri (Streptococcus pneumoniae, Haemophylus influenzae, Chlamydia ssp, Mycoplasma pneumoniae, Staphylococcus aureus) e funghi (Aspergillus fumigatus e Aspergillus niger, Mycoplasma pneumoniae).
I virus sono gli agenti eziologici più frequenti nelle infezioni delle prime vie aeree, in particolare nei bambini. Le infezioni virali hanno generalmente carattere autolimitante e risoluzione spontanea; tuttavia, non infrequente è il sopraggiungere di complicanze legate ad un indebolimento transitorio delle difese immunitarie e all’instaurarsi di sovra-infezioni batteriche.
Contrastare tale possibile evenienza fin dalle fasi precoci dell’insorgenza dei sintomi mediante l’impiego di “antibatterici” di derivazione naturale, può pertanto rappresentare un valido ausilio per ridurre i fenomeni infiammatori e limitare, solo quando possibile, il ricorso ai trattamenti antibiotici tradizionali.
